La nostra storia è più di una data
È la dimostrazione di un’attitudine che da sempre ci spinge a trovare soluzioni innovative, creare sinergie sorprendenti e vincere sfide ambiziose.
Per questo non siamo solo un’azienda, siamo Ingegneri per il futuro.
L’inizio della storia
Una grande unione, un grande progetto
Saipem nasce da due cose: un’unione e un’idea.
L’unione è quella tra l’impresa di perforazione SAIP e la ditta di costruzioni Snam Montaggi.
L’idea è quella di costruire una realtà industriale competitiva in tutto il mondo: lo stesso Mattei coglie il ruolo chiave di Saipem come fornitore di servizi per Eni.
L'anno della svolta
È il 1957, quando Saipem diventa una compagnia indipendente e realizza una vera meraviglia di abilità ingegneristica: Scarabeo, la sua prima piattaforma offshore.
Da quel momento, la reputazione internazionale dell’azienda non smette di crescere: fino al 1969 Saipem porta a compimento opere notevoli, tra cui 600 pozzi in Mesota Espinosa, diversi gasdotti e oleodotti in Argentina, India e Italia e quattro piattaforme di perforazione nell’Adriatico.
Uno spirito da innovatori
Già in questi primi anni emerge lo spirito innovatore tipico di Saipem.
Oltre a sviluppare soluzioni efficaci per il crescente fabbisogno energetico mondiale, nel 1962 Saipem si dedica, infatti, alla produzione di fertilizzanti all’avanguardia, realizzando in quattro anni impianti produttivi in Italia e Spagna, diventando così un player chiave nel settore.
La necessità di creare gruppi industriali integrati era diventata sempre più evidente con lo sviluppo dell'industria petrolifera… [Questo] non poteva sfuggire all'attenzione del nostro Paese, che non era isolato ma anzi faceva la sua parte di un mondo in cui l'industria stava raggiungendo i massimi livelli di integrazione e complessità.
Sfide e frontiere
Il mondo cambia
Gli anni ’70 segnano un periodo di grande incertezza, culminato nella crisi araba che colpisce il mercato dell’energia italiano e mondiale.
Questo spinge Saipem a ingegnarsi per affrontare questa sfida e a spingersi verso territori quasi inesplorati, seguendo la propria attitudine a essere pioniere nella ricerca e nell’innovazione.
Saipem, da nord a sud
In risposta alla crisi energetica, nel 1971 Saipem si spinge oltre ogni frontiera arrivando fino ai nuovi giacimenti nel Mare del Nord.
La sfida è ambiziosa: correnti, temperatura e pressione mettono alla prova le strutture e le capacità tecniche a disposizione.
Per fronteggiare tutto ciò Saipem potenzia la ricerca su soluzioni specifiche riprogettando in modo innovativo navi e attrezzature.
Una straordinaria innovazione nello stretto
Il periodo 1972-1974 è segnato da disordini geopolitici, che Saipem trasforma in un’occasione per mostrare la propria capacità di ideare soluzioni innovative.
Ad esempio, sviluppa strutture avanzate per sostituire il trasporto marittimo, ad es. una nave semisommergibile per grandi profondità.
Questo ha consentito a SAIPEM di realizzare alcune importanti imprese, tra cui i gasdotti offshore profondi 130 metri a Gaeta e il gasdotto nello Stretto di Messina
Una crescita mondiale
Saipem prende quota
È negli anni ’80 che Saipem fa un altro grande passo avanti per consolidare il suo ruolo di primo piano come azienda leader nel settore dell'energia e delle infrastrutture.
È, infatti, nel 1984 che l’azienda si quota in Borsa (a Milano e a Parigi), suscitando così l'interesse degli investitori internazionali.
Non si può fare tutto da soli
Ormai Saipem ha una dimensione e una reputazione globali.
Per continuare questo ambizioso sviluppo, l’azienda inizia a costruire delle sinergie strategiche fondamentali, realizzando delle joint-venture con player concorrenti (come Clough, Parker Drilling e Brown & Root) così da rafforzare la propria presenza nel Mare del Nord, area chiave per l'estrazione e le nuove tecnologie.
Bigger and bigger
Crescere significa individuare i propri margini di miglioramento e trasformarli nei propri punti di forza.
Con questo spirito SAIPEM acquista la flotta Micoperi, consolidando la propria posizione nei trasporti pesanti, e nel 1992 Sonsub, per sviluppare il proprio know how circa le delle attività sottomarine
Così facendo getta le basi per diventare uno dei principali contractor nel settore dei servizi Oil & Gas.
Al centro della scena
Saipem prende quota
La posizione di Saipem ormai è solida, ma alla fine degli anni ’90 l’azienda capisce di dover aprire una nuova fase: occorre lavorare a profondità sempre maggiori e sviluppare tecnologie all’avanguardia.
Per questo, Saipem sviluppa il sistema di torri J-lay, più efficienti, e studia soluzioni innovative, come un modo per produrre idrocarburi ad alto numero di ottani, un nuovo processo di sintesi dell'urea e uno per la riliquefazione del gas naturale liquido a bordo delle navi.
10 in condotta
Proprio grazie alle numerose innovazioni di questi anni, come la torre J-Iay installata sulla Saipem 7000, una delle strutture di estrazioni più importanti al mondo, SAIPEM riesce a portare a termine con successo progetti prima impensabili, come il Blue Stream, che con i suoi 380 km, dalla Russia alla Turchia, è considerato uno dei gasdotti più ambiziosi mai costruiti.
Il gruppo cresce ancora
Le straordinarie innovazioni di questi anni si accompagnano ad altre acquisizioni che accrescono le competenze e aprono nuove prospettive di sviluppo. Una di queste è la Bouygues Offshore con cui Saipem, nel 2001, rafforza il know how in ambito EPCI, e l’altra è l’incorporazione di Snamprogetti nel 2006, che apre prospettive di mercato interessanti (come quelle della liquefazioni del gas).
Saipem al futuro
È ora di cambiare
Dopo il 2006, cominciano anni di grandi sfide economiche, politiche e ambientali.
Si scoprono nuovi giacimenti, ma si aprono anche crisi internazionali che rendono l’estrazione e la produzione di energia più complicate.
Ancora una volta Saipem ha il coraggio di cambiare: smantella alcune piattaforme e accelera la ricerca di fonti energetiche non convenzionali come il solare e l’eolico.
Una nuova identità
I grandi cambiamenti portano sempre a grandi cambiamenti.
Nel 2015, Eni riduce la propria partecipazione in Saipem: è l’occasione per l’azienda di adottare una nuova visual identity e un nuovo logo.
Non solo. Il rinnovato contesto internazionale favorisce un cambiamento aziendale radicale: si accelera la ricerca di nuove soluzioni tecnologicamente avanzate per favorire la produzione riducendo l’impatto ambientale.
Saipem pone le basi per una vera Ingegneria Sostenibile.
Impegno sostenibile
Il cambiamento climatico è la sfida più importante di questi anni e Saipem si impegna a fare la propria parte, sviluppando sistemi più sostenibili di estrazione e trasporto del gas e del petrolio e producendo fertilizzanti a basso impatto ambientale.
Il tutto collaborando con gli stakeholder locali, raccogliendo competenze e punti di vista preziosi per una ricerca più consapevole.
Scopri come da sempre Saipem progetta un futuro sostenibile.
Dalla sua storia fino ad oggi e oltre.
