Il progetto
Il giacimento di Kashagan, situato nel Mar Caspio settentrionale (Kazakistan), è uno dei più grandi giacimenti di petrolio scoperti negli ultimi 30 anni. Lo sviluppo di questo progetto complesso ha rappresentato una sfida importante data la necessità di operare in acque molto basse, passando da 4 m a Kashagan Est a 0 m vicino alla costa. Saipem si è occupata di ogni attività di ingegneria e costruzione, quali le fabbricazioni, gli hook-up inshore, il trasporto, l’installazione, gli hook-up offshore e il commissioning del complesso ‘D’ e dell’isola ‘A’.
Un progetto straordinario
La profondità estremamente bassa delle acque, insieme alle condizioni ambientali particolarmente difficili, i rigidi requisiti ambientali e le limitazioni di accesso al Mar Caspio hanno portato Saipem a sviluppare soluzioni innovative uniche nel loro genere. In particolare, Saipem ha costruito una flotta di navi dedicate alla posa delle tubazioni e al post-trenching, tra cui il Castoro 12, la Saipem TRB per lo scavo di trincee, le navi appoggio TRB ausiliarie e il Castoro 16 per il post-trenching e il backfilling. Il contratto EPCI per il gasdotto è stato realizzato in un’area isolata, caratterizzata da un profilo molto basso e liscio dal congelamento del suolo, prestando grande attenzione alla salvaguardia dell’ambiente. Il progetto di trunkline e flowline di produzione consisteva principalmente nella posa di 3 trunkline offshore per una lunghezza di circa 60 km, oltre a condotte onshore di circa 30 km. Sono stati posati anche flowline, ombelicali, cavi elettrici e in fibra ottica. Con questo progetto, Saipem ha stabilito il record del settore per la più lunga pipeline shore pull in condizioni di galleggiamento, pari a 10 km per due tubazioni da 28 pollici e una da 18 pollici.