I quattro Comitati Saipem

Comitato Controllo e Rischi

Ha il compito di supportare le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione (CdA) relative al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nonché quelle relative all’approvazione delle relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario.

La composizione

 

È composto da tre amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti ed è presieduto da un amministratore indipendente. Il Comitato possiede nel suo complesso un’adeguata competenza nel settore di attività in cui opera la Società, funzionale a valutare i relativi rischi e un’adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, come richiesto dal Codice di Corporate Governance.

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Shapira
Paul Simon Schapira
Presidente (Consigliere non Esecutivo e Indipendente)
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Giangualano
Patrizia Michela Giangualano
Consigliere non Esecutivo e Indipendente
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Scaglia
Francesca Scaglia
Consigliere non Esecutivo e non Indipendente
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Le funzioni del Comitato Controllo e Rischi

 

Il Comitato coadiuva il Consiglio di Amministrazione con riferimento a:

a)     la definizione delle linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi in coerenza con le strategie della società;

b)     la valutazione, con cadenza almeno semestrale, dell’adeguatezza, dell’efficacia e dell’effettivo funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi rispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto; a tal fine riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno in occasione dell’approvazione della Relazione Finanziaria Annuale e Semestrale, sull’attività svolta e sull’adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nella riunione consiliare indicata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione;

c)     l’approvazione, con cadenza almeno annuale, del Piano di Audit predisposto dal Responsabile Internal Audit e del relativo budget, nonché sulle eventuali variazioni in corso d’esercizio, sentito il Collegio Sindacale e l’Amministratore Delegato;

d)     la valutazione sull’opportunità di adottare misure per garantire l’efficacia e l’imparzialità di giudizio delle altre funzioni aziendali coinvolte nei controlli (quali le funzioni di risk management e di presidio del rischio legale e di non conformità), verificando che siano dotate di adeguate professionalità e risorse;

e)     la descrizione, nella relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, indicando i modelli e le best practices nazionali e internazionali di riferimento, esprimendo la propria valutazione complessiva sull’adeguatezza del sistema stesso;

f)     la valutazione, sentito il Collegio Sindacale, dei risultati esposti dal revisore legale e, ove diverso, dal revisore della rendicontazione di sostenibilità, nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione aggiuntiva indirizzata al Collegio Sindacale;

g)   la nomina e la revoca del responsabile della Funzione Internal Audit e la valutazione annuale del mantenimento dei requisiti riconosciuti al momento della nomina, l’adeguata dotazione delle risorse per l’espletamento dei propri compiti e la definizione della struttura della sua remunerazione, fissa e variabile, coerentemente con le politiche aziendali.

Ulteriori informazioni sulle attività del Comitato si trovano nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.

Regolamento CCR approvato il 18 dicembre 2024

pdf - 01-2025

Comitato Remunerazione e Nomine

Il Comitato Remunerazione e Nomine svolge funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche.

La composizione

 

È composto da tre amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti ed è presieduto da un amministratore indipendente. Il Comitato possiede nel suo complesso un’adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive, come richiesto dal Codice di Corporate Governance.

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Mariotti
Francesca Mariotti
Presidente (Consigliere non Esecutivo e Indipendente)
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Shapira
Paul Simon Schapira
Consigliere non Esecutivo e Indipendente
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Scaglia
Francesca Scaglia
Consigliere non Esecutivo e non Indipendente
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Le funzioni del Comitato Remunerazione e Nomine

 

  • sottopone all’approvazione del CdA la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e in particolare la Politica per la remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategiche, per la sua presentazione all’Assemblea degli azionisti;

  • formula le proposte relative alla remunerazione del Presidente e degli amministratori esecutivi;

  • propone, esaminate le indicazioni dell’Amministratore Delegato, i criteri generali per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, i piani di incentivazione di breve e di lungo termine, anche a base azionaria, nonché la definizione degli obiettivi di performance e la consuntivazione dei risultati aziendali dei piani di performance connessi alla determinazione della remunerazione variabile degli amministratori esecutivi, e all’attuazione dei piani di incentivazione;

  • valuta periodicamente l’adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della Politica adottata, formulando al Consiglio proposte in materia;

  • formula al Consiglio valutazioni sulle designazioni dei dirigenti della società e dei componenti degli organi della Società la cui nomina sia di competenza del Consiglio;

  • propone al Consiglio il piano per la successione dell’Amministratore Delegato e degli amministratori esecutivi; in relazione alla successione dei dirigenti con responsabilità strategiche della Società, su proposta dell’Amministratore Delegato, esamina e valuta i criteri, riferendo al Consiglio di Amministrazione al fine di consentire a quest'ultimo di accertare l’esistenza di adeguate procedure che sovrintendono ai piani di successione;

  • coadiuva il Consiglio nell’attività di autovalutazione e nell’esprimere, in vista di ogni suo rinnovo, un orientamento sulla composizione quantitativa e qualitativa ritenuta ottimale del Consiglio stesso e dei suoi comitati.

Regolamento CRN approvato il 24 gennaio 2024

pdf - 02-2024

Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance

Il Comitato ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione, con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e decisioni relative alle questioni di sostenibilità, anche intese come environmental social governance, connesse all’esercizio dell’attività dell’impresa e alle sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder, alla responsabilità sociale d'impresa, all’esame degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all’analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo.

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Serafin
Elisabetta Serafin
Presidente (Consigliere non Esecutivo e Indipendente)
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Diacetti
Roberto Diacetti
Consigliere non Esecutivo e Indipendente
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Mariotti
Francesca Mariotti
Consigliere non Esecutivo e Indipendente
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Sias
Paolo Sias
Consigliere non Esecutivo e non Indipendente
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Le funzioni del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance

 

  • esaminare le indicazioni di politiche e strategie in materia di sostenibilità della Società e del Gruppo, esprimendo un parere al Consiglio di Amministrazione a tale riguardo;
     
  • sottoporre al Consiglio di Amministrazione e, per quanto di competenza, agli altri Comitati endoconsiliari, politiche fondate sui principi di business sostenibile, che tengano conto degli esiti dell’analisi annuale sui temi rilevanti di sostenibilità e dell'evolversi degli scenari di riferimento e identifichino opportunità e creino valore anche nel lungo termine per gli stakeholder, quali i) l'etica; ii) la protezione dell'ambiente, con particolare riferimento ai temi del climate change e della biodiversità; iii) il progresso socio-economico dei territori dove opera la Società; iv) la tutela dei diritti umani e del lavoro; v) la valorizzazione delle differenze e l’uguaglianza di trattamento delle persone;
     
  • esaminare l'impostazione generale del reporting annuale di sostenibilità (rendicontazione di sostenibilità e bilancio di sostenibilità), l’articolazione dei relativi contenuti e la coerenza con il processo annuale di rilevanza sui temi di sostenibilità, nonché la completezza e la trasparenza dell’informativa agli stakeholder ivi fornita, riportando l’esito delle proprie valutazioni, tramite il proprio Presidente, al Comitato Controllo e Rischi, per le valutazioni di competenza di quest’ultimo ai sensi del proprio Regolamento, rilasciando al riguardo un parere al Consiglio di Amministrazione;
     
  • monitorare l’applicazione della vision di sostenibilità approvata dal Consiglio di Amministrazione, anche all’interno del più ampio concetto di purpose, e, ove se ne ravvisi la necessità o l’opportunità, proporre le azioni funzionali alla determinazione del valore generato dall’azienda per gli stakeholder, anche nell’ambito delle attività di stakeholders engagement, contribuendo alla definizione e adozione di un modello di misurazione dello stesso;
     
  • monitorare il posizionamento della Società rispetto ai mercati finanziari sui temi di sostenibilità con particolare riferimento: (i) agli aspetti di finanza sostenibile (i.e. green e sustainability-linked bond); (ii) alla relazione con le agenzie di rating ESG; (iii) alla partecipazione e inserimento negli indici di sostenibilità;
     
  • monitorare le iniziative rivolte alle comunità locali e gli interventi no-profit ed esprimere una valutazione sugli aspetti sociali e ambientali delle stesse, rilasciando un parere preventivo sul Community Initiatives Plan al Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare tale documento;
     
  • monitorare l’evoluzione della normativa di legge e delle best practice nazionali e internazionali in materia di corporate governance, provvedendo ad aggiornare il Consiglio di Amministrazione in presenza di modificazioni significative;
     
  • verificare l’allineamento del sistema di governo societario di cui la Società e il Gruppo sono dotati con la normativa di legge, le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance e le best practice nazionali e internazionali;
     
  • monitorare il posizionamento del Codice Etico della Società con le normative e le best practice nazionali e internazionali, formulando proposte al Consiglio di Amministrazione;
     
  • formulare al Consiglio di Amministrazione proposte di adeguamento dell’indicato sistema di governo societario della Società e della struttura del gruppo ad essa facente capo, ove se ne ravvisi la necessità o l’opportunità;
     
  • esaminare preventivamente la relazione annuale sul governo societario da pubblicare contestualmente alla documentazione di bilancio;
     
  • esprimere raccomandazioni al Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichi negli organi di amministrazione o di controllo di altre società quotate in mercati regolamentati, di società finanziarie,
     
  • bancarie, assicurative o, comunque, di rilevanti dimensioni, che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell’incarico di Amministratore della Società, tenendo conto dell’impegno derivante dal ruolo ricoperto;
     
  • provvedere all’istruttoria relativa alla valutazione di indipendenza di ciascun amministratore subito dopo la nomina nonché durante il corso del mandato al ricorrere di circostanze rilevanti ai fini dell’indipendenza e comunque con cadenza almeno annuale;
     
  • esprimere raccomandazioni al Consiglio di Amministrazione in merito ad eventuali fattispecie problematiche connesse all’applicazione del divieto di concorrenza previsto a carico degli Amministratori dall’art. 2390 del codice civile, qualora l’Assemblea, per esigenze di carattere organizzativo, abbia autorizzato in via generale e preventiva deroghe a tale divieto;
     
  • esaminare gli scenari e le linee guida per la predisposizione del piano strategico, anche in base all’analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine, esprimendo un parere al Consiglio di Amministrazione;
     
  • esprimere il proprio parere al Consiglio di Amministrazione sull’adozione di una procedura per la gestione interna e la comunicazione all’esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società con particolare riferimento alle informazioni rilevanti e privilegiate;
     
  • formulare proposte, raccomandazioni o suggerimenti al Consiglio di Amministrazione, ove se ne ravvisi la necessità o l’opportunità, in merito a progetti e iniziative in materia di intelligenza artificiale; monitorare l’implementazione di progetti e iniziative in materia di intelligenza artificiale da parte delle funzioni aziendali preposte; esaminare e approfondire gli sviluppi dell’intelligenza artificiale, inclusa l’evoluzione della normativa e delle best practice di riferimento.

 

Regolamento CSSG approvato il 18 dicembre 2024

pdf - 01-2025

Comitato Parti Correlate

È composto da almeno tre amministratori non esecutivi dotati dei requisiti di indipendenza indicati dal Codice di Corporate Governance, di cui uno con funzioni di Presidente.

Il Comitato svolge le funzioni previste dalla normativa vigente e dalla procedura interna di Saipem in materia di Operazioni con Parti Correlate e Soggetti di Interesse.

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Diacetti
Roberto Diacetti
Presidente (Consigliere non Esecutivo e Indipendente)
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Giangualano
Patrizia Michela Giangualano
Consigliere non Esecutivo e Indipendente
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Mossa
Mariano Mossa
Consigliere non Esecutivo e Indipendente
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Le funzioni del Comitato Parti Correlate

 

  • esamina ed esprime un parere sull’adozione di regole per la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle Operazioni con parti correlate poste in essere dalla Società e dalle sue controllate e di quelle nelle quali un amministratore sia portatore di un interesse, in proprio o per conto terzi, al fine di assicurare il rispetto dei principi di trasparenza e correttezza sostanziale e procedurale;

  • formula, ove previsto, pareri preventivi e motivati sulle Operazioni di Minore e Maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esenzione, in merito all’interesse di Saipem S.p.A. – nonché delle Società da essa direttamente e/o indirettamente controllate di volta in volta interessate – al compimento delle operazioni medesime, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni;

  • verifica la corretta applicazione delle condizioni di esenzione alle operazioni di maggiore rilevanza definite ordinarie e concluse a condizioni di mercato o standard. A tal fine, il Comitato riceve informazioni in merito all’applicazione dei casi di esenzione secondo le modalità e le tempistiche previste dalla predetta MSG;

  • svolge gli ulteriori compiti ad esso assegnati dalla normativa in materia di Operazioni con parti correlate.

 

Regolamento CPC approvato 3 maggio 2023.pdf

pdf - 06-2023

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