Consentire interventi sottomarini senza la presenza di equipaggio e tramite soluzioni avanzate di robotica subacquea, in grado di eseguire automaticamente compiti complessi, è la sfida tecnologica che abbiamo raccolto con le nostre soluzioni di robotica residente chiamate Hydrone.

Gli Hydrone sono i droni sottomarini ideati, progettati e sviluppati da Sonsub, il centro di sviluppo di tecnologie e attrezzature sottomarine di Saipem con sede in Italia, a Marghera e a Trieste. Sono la risposta tecnologica alle operazioni sui fondali in diversi settori di business:

  • l’ispezione, l’intervento e la manutenzione su attrezzature e componenti nel settore energetico offshore, sia nel segmento tradizionale sia in quello degli impianti di generazione di energia rinnovabile

  • il monitoraggio di infrastrutture quali, ad esempio, tunnel di attraversamento dei fiordi e ponti di collegamento tra coste prospicienti

  • le attività di supporto, ispezione e intervento negli impianti per l’allevamento ittico

  • l’identificazione, lo studio e il monitoraggio delle specie ittiche

  • la ricostruzione digitale della morfologia del fondale marino

  • il monitoraggio della qualità dell’acqua

  • gli interventi di emergenza e primo soccorso subacqueo

Gli Hydrone rappresentano l’ultima frontiera nel campo della robotica subacquea.

 

Sono in grado di immergersi fino a 3.000 metri di profondità senza nessun collegamento via cavo con la superficie, possono percorrere fino a 100 km di distanza dal punto di immersione, tra una ricarica di batterie e quella successiva, e possono essere utilizzati in fondo al mare in maniera stanziale, continuativamente fino a dodici mesi.

Tutte e tre le tipologie vengono configurate in base alle necessità di ogni cliente con strumentazione accessoria e funzioni dedicate. Inoltre, sono progettate secondo i più avanzati criteri di sostenibilità e offrono vantaggi energetici, ambientali e di sicurezza poiché consentono di azzerare le emissioni di CO2 prodotte dalla nave e di ridurre i corrispondenti rischi operativi.

Gli Hydrone confermano in modo concreto l'impegno di Saipem verso le tecnologie green. Gli anni a venire vedranno un decisivo aumento della domanda di soluzioni autonome e residenti. I nostri droni sottomarini FlatFish e Hydrone sono pronti per far fronte alle esigenze attuali e future facendo leva su fattori chiave come Digitale e AI.

 

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Abbiamo sviluppato una gamma di droni che oggi conta tre modelli con potenze crescenti

FlatFish o Hydrone-S

È il più piccolo. Ha capacità ROV (Remotely operated vehicle) e AUV (Autonomous underwater vehicle). È infatti concepito per effettuare in autonomia complesse ispezioni delle risorse sottomarine senza il supporto della nave. Questo robot può essere lanciato da una piattaforma fissa in mare aperto oppure direttamente dalla costa e poi posizionato sul fondale marino all'interno di un garage ROV. FlatFish consente di ridurre del 90% l'impronta di CO2 di questo tipo di operazioni e di circa il 70% il numero di personale, offrendo ai clienti una soluzione più conveniente.

Hydrone-R

È il medio di gamma e riesce ad eseguire in modo combinato ispezioni e attività di intervento grazie a bracci robotici e utensili multiuso. Anche Hydrone-R ha capacità ROV e AUV. Nel 2021 ha vinto il premio Spotlight on New Technology alla Offshore Technology Conference, evento che riconosce le tecnologie più recenti e innovative che stanno rivoluzionando il futuro dell'offshore energy.

Hydrone-W

Rappresenta un’ulteriore evoluzione della tecnologia Hydrone in quanto è interamente elettrico (WROV, ossia Work-Class Remotely Operated Vehicle). Con i suoi 240 CV (180 kW) installati è il più potente e riesce a svolgere le attività di intervento più onerose. Questo ROV sarà dotato di un rivoluzionario sistema di propulsione e gestione della potenza, riducendo al minimo il consumo di energia durante le operazioni.

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