Dove
Australia
Quando
2022-2024
Soluzione
Offshore E&C

Il progetto

Woodside Energy, una società energetica globale fondata in Australia, sta sviluppando il giacimento di gas naturale Scarborough, situato nel Bacino di Carnarvon, a circa 375 km dalla costa dell’Australia Occidentale. Per questo progetto, denominato “Scarborough Energy Project”, Saipem ha installato una condotta principale (trunkline) per collegare un’unità di produzione galleggiante semi-sommergibile (Floating Production Unit - FPU), ancorata a una profondità di 950 metri, a un secondo treno di liquefazione del gas naturale (Pluto Train 2) presso l’impianto onshore Pluto LNG.

Inizialmente verranno perforati otto pozzi, per un totale di tredici previsti durante la vita del giacimento. Il progetto ha l’obiettivo di produrre fino a 8 milioni di tonnellate all’anno (Mtpa) di GNL, di cui circa 5 Mtpa saranno trattati tramite Pluto Train 2 e fino a 3 Mtpa tramite Pluto Train 1.

 

Un progetto straordinario

La costruzione della condotta principale, con diametro variabile di 32”/36” e una lunghezza di 433 km, è stata realizzata utilizzando la Derrick Lay Barge Saipem Endeavour per la sezione vicino alla costa in acque basse, e la nave ammiraglia Castorone per il restante tratto di oltre 400 km, in acque fino a 1.400 metri di profondità..

Tra le tecnologie più avanzate a bordo della Castorone figurano sistemi di saldatura all’avanguardia, sviluppati da Saipem Welding System, una soluzione proprietaria che integra hardware e software per automatizzare il processo di saldatura. Questi sistemi lavorano in sinergia con strumenti NDT (Non-Destructive Test) qualificati, dedicati ai test non distruttivi e al rivestimento delle giunzioni.

La movimentazione dei singoli tubi sul Castorone è automatizzata con sistemi di sicurezza di alto livello per prevenire incidenti legati al movimento dei tubi. Per il progetto Scarborough, Saipem ha utilizzato per la prima volta un prototipo, progettato e realizzato insieme ai partner di progetto, che ha permesso il trasferimento dei tubi dalle navi di supporto al Castorone minimizzando l’intervento diretto dell’uomo, minimizzando la presenza umana vicino ai tubi durante il sollevamento e riducendo i rischi associati. Questo sistema sarà ulteriormente implementato in applicazioni future.

Inoltre, Saipem ha utilizzato per la prima volta sul Castorone l’innovativa tecnologia proprietaria Integrated Acoustic Unit (IAU), uno strumento digitale basato sul monitoraggio acustico e quindi non invasivo, che consente l’esame in tempo reale dell’integrità delle condotte offshore durante le attività di posa.

In aggiunta, la costruzione della condotta Scarborough è stata supportata da due Working Class Remote Operating Vehicles (ROV) Innovators operativi 24/7 in acque profonde. I ROV fanno parte della flotta sviluppata da Sonsub, il centro di eccellenza di Saipem per la robotica e le tecnologie subacquee.

La digitalizzazione del progetto Scarborough consiste in una soluzione innovativa per la raccolta e la gestione dei dati chiave durante le varie fasi di fabbricazione e posa della linea (approccio desk-to-seabed). Questa soluzione favorisce il controllo qualità e l’efficienza dei principali processi produttivi, oltre a un monitoraggio efficace dell’integrità durante la fase di esecuzione, consentendo così il dry pre-commissioning della linea, rispetto ai tradizionali sistemi di pre-commissioning che utilizzano acqua e inibitori. Il database risultante può essere considerato un gemello digitale della condotta, pronto per essere trasferito alla fase di esercizio e manutenzione. I dati sono stati organizzati secondo standard che ottimizzano le interfacce sia con i fornitori che con il cliente. I dati di installazione in tempo reale raccolti da più sistemi di automazione sia sul Castorone che sulla Saipem Endeavour sono stati fondamentali, richiedendo un monitoraggio continuo per garantire la qualità e l’affidabilità ottimali dei dati.

Per questo progetto è stata inoltre implementata un’innovazione tecnologica chiamata PLET Support Structure (PSS), pensata per superare alcune criticità legate all’installazione della Pipeline End Termination, dovute alle sue considerevoli dimensioni, alla profondità dell’acqua e all’operatività in un’area remota e sfidante. Il nuovo sistema aumenta l’efficienza e il controllo operativo, consente di avere una gestione avanzata della qualità e migliora la sicurezza durante l’installazione.

Infine, il progetto Scarborough ha applicato, per la prima volta nelle operazioni offshore in Australia, i requisiti del Dry Commissioning, un nuovo standard che elimina le operazioni di pulizia e i test idraulici, garantendo un uso più responsabile ed efficiente dell’acqua. La sua applicazione rappresenta una pietra miliare tecnologica e un elevato livello di attenzione all’impatto ambientale.

 

Numeri chiave

433 km
Lunghezza della condotta principale
35.259
Tubi
342.200 t
Peso dei tubi
1.300 t
Peso delle strutture sottomarine fabbricate
1.400 m
Profondità massima raggiunta
6.405.494
Ore lavorate
528 milioni
Record di dati strutturati (~100GB) che compongono il Digital Twin della condotta
60
Workshop sulla valutazione dei rischi
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