Il progetto
Zohr è il nome di un vasto giacimento di gas naturale nell’offshore egiziano.
Il ruolo di Saipem è stato l’intero sviluppo EPCI (engineering procurement construction e installation) del campo.
Il team di progetto ha sviluppato tutte le fasi: dal design di base fino all’ installazione di tutti i gasdotti sottomarini verso gli impianti di trattamento a terra presso la città di Port Said.
Numeri chiave
Impatto del progetto
Zohr rappresenta la più grande scoperta di gas mai effettuata in Egitto e nel Mar Mediterraneo.
Grazie a questo l’Egitto potrebbe diventare un hub energetico regionale; il nuovo campo infatti, oltre a garantire la soddisfazione totale della domanda egiziana di gas naturale per decenni, potrà rispondere al 65% dei consumi energetici del paese.
Di conseguenza l'Egitto da paese importatore potrà diventare esportatore. Inoltre, il giacimento potrà dare un contributo fondamentale alla stabilità energetica e geopolitica dell’area del Mediterraneo.
Il progetto potrà aumentare il suo peso dato che si sta pensando di costruire infrastrutture di potenziamento.
Un progetto straordinario
Time to Market.
Da un punto di vista strettamente progettuale la singolarità di Zohr risiede senza dubbio nei tempi di realizzazione che sono sempre stati sin dalla prima fase particolarmente ridotti: la finestra temporale tra inizio lavori e prima produzione non ha eguali nella storia dell’industria oil & gas.
Proprio per questo motivo Zohr è per la moderna industria del settore un possibile nuovo benchmark di riferimento che Saipem è riuscita a raggiungere con pieno successo.
Sfide tecnologiche
• Valvole di grandi dimensioni e nuovo concept di un connettore da 26”.
• Fondale dal profilo complesso che ha richiesto uno scavo dalla riva a 1400 m di profondità.
• Intervento post-lay personalizzato in acque profonde.
Asset e persone
Il più largo impiego di mezzi mai compiuto da Saipem.
Nave di perforazione Saipem 10000, nave posatubi CastorOne; nave gru semi-sommergibile Saipem 7000, nave posatubi Saipem FDS, nave gru Saipem FDS2, nave gru posatubi Castoro Sei, nave posatubi Castoro 10, nave offshore support Normand Maximus, nave offshore support Far Samson.
Oltre al personale offshore a bordo delle diverse navi interessate, coinvolte anche le sedi di Parigi, Fano, Cipro (Limassol, Larnaca), Egitto (Damietta, Port-Said, Abu Kir), Arbatax.
A cosa è servita l'esperienza
Il progetto ha messo alla prova la flessibilità, la creatività e la capacità di adattamento delle risorse Saipem spingendole a trovare soluzioni efficaci e innovative in tempi molto limitati.
Le condizioni operative hanno favorito il lavoro di squadra e creato un clima di grande collaborazione tra i vari dipartimenti che ha permesso lo svolgimento delle attività in armonia.
Questo clima ha coinvolto anche il personale locale di Saipem e i subcontrattisti egiziani che hanno collaborato insieme al progetto: un’opportunità di arricchire le proprie esperienze e competenze.