La sicurezza alimentare è una delle grandi sfide di questi ultimi decenni. Messa in pericolo prima dalla pandemia e poi dai recenti conflitti, è peraltro una delle questioni più critiche nel percorso verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) fissati dalle Nazioni Unite per il 2030. 

L’agricoltura svolge ovviamente un ruolo fondamentale nel garantire un livello di approvvigionamento di cibo maggiore e più sostenibile.

In questo contesto, assume grande importanza il progetto che Saipem - in joint venture con Clough, società del Gruppo Webuild - sta realizzando in Australia, per conto di Perdaman Industries: la costruzione del più grande impianto di urea al mondo situato sulla remota costa dell'Australia occidentale. Attraverso l’uso delle più avanzate tecnologie, l’impianto consentirà di produrre fertilizzanti di nuova generazione ad un ridotto impatto ambientale, con importanti ricadute occupazionali e un coinvolgimento attivo e positivo delle comunità indigene e locali.

L’impianto sarà situato nella penisola di Burrup, 20 chilometri a nord di Karratha, sulla costa dell'Australia occidentale, a circa 1.500 chilometri a nord di Perth e creerà duemila posti di lavoro nel corso della sua costruzione. Una volta completato, nel 2027, avrà una capacità produttiva di oltre 2,3 milioni di tonnellate di urea all'anno e si posizionerà quindi come fornitore di urea a basso costo nella regione Asia-Pacifico e importante produttore a livello globale. Non a caso, il governo dell'Australia occidentale ha assegnato al progetto lo status di Progetto di importanza statale.

Saipem vanta un'esperienza e un track record unici nella costruzione di impianti complessi di urea e di ammoniaca, a cui ora si aggiunge questo progetto che rappresenterà un riferimento a livello mondiale in termini di elevata efficienza energetica e grado di modularizzazione. Inoltre, il nuovo impianto darà un’accelerazione eccezionale al comparto dei fertilizzanti e, più in generale, all'approvvigionamento globale di prodotti agricoli e potrà garantire la stabilità alimentare di milioni di persone. Anche questo progetto, quindi, è un esempio di come l’ingegneria di Saipem sia al servizio di un futuro sostenibile.