Dove
Mare del nord
Quando
2016 - 2020
Soluzioni
Offshore E&C
Decommissioning Offshore

Il progetto

Situato nella sezione britannica del Mare del Nord, il progetto è un contratto EPRD (engineer, procure, remove and dispose) per il decommissioning dei topside e jacket della piattaforma Miller di BP.

Numeri chiave

28,300 t
Topside, 12 sollevatori, 4 viaggi
11,500 t
Sezione di jacket separata
97%
Materiale riciclato

Impatto del progetto

Miller è stato un progetto pioniere nel settore del decommissioning per le piattaforme di grandi dimensioni.

Ha permesso di consolidare ulteriormente la presenza di Saipem nell’area del Mare del Nord altamente strategica in cui la società vanta una lunga storia.

Un progetto straordinario

La piattaforma Miller includeva la flare più alta di tutto il Mare del Nord (163 metri s.l.m.), collegata ad uno dei moduli più pesanti dell'intera piattaforma (Wellhead Module (M5)).

Per evitare il lavoro in quota, la flare è stata rimossa insieme al modulo.

Essendo troppo pesante per essere deposto e trasportato sul ponte della S7000, il modulo con la relativa torre di combustione è stato trasferito sulla terraferma ancora agganciato alle gru (l'impianto di sollevamento in posizione estesa è simbolo dell'approccio pionieristico messo in atto da Saipem).

Si tratta infatti di uno dei primi impianti di sollevamento per topside in posizione estesa al mondo.

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BP Miller

Sfide tecnologiche

Operazioni di questo tipo, ossia il sollevamento di una struttura così grande (modulo combinato alla flare) e il trasferimento a terra senza che almeno una parte di essa fosse immersa in acqua, non erano mai state compiute fino ad ora.

Il tipo di impianto di sollevamento e le condizioni di trasporto, unitamente alle tolleranze strettissime tra flare e gru della S7000, hanno rappresentato gli aspetti di maggiore criticità. 

Inoltre, per riuscire nell'impresa, abbiamo dovuto prevedere una finestra di sicurezza prolungata per 60 ore di trasferimento. 

Per superare queste sfide:

  • sono stati costruiti modelli in scala della S7000 e del modulo; i modelli sono stati testati in un serbatoio di prova per comprendere meglio i moti critici; 

  • sono stati sviluppati internamente sistemi di monitoraggio del movimento utilizzati anche per prevedere i movimenti critici durante il trasferimento; 

  • si è fatto ricorso a previsioni di tipo ensamble per ottenere previsioni meteorologiche più sofisticate; 

  • sono stati pianificati e concordati processi decisionali go/no-go tra le parti per assicurare la fluidità delle operazioni offshore

 

Asset e persone

  • L’ufficio Saipem del Regno Unito è stato l’hub principale per il team integrato (Saipem, BP, Petrofac)

  • La Saipem 7000, una delle navi tecnologicamente più avanzate della flotta Saipem. Dotata di un sistema di posizionamento dinamico, con una capacità di sollevamento di 14.000 tonnellate

A cosa è servita l'esperienza

Nel portare a termine questa impresa tanto unica quanto impegnativa, Saipem ha sfruttato al meglio il suo enorme bagaglio di esperienza dando prova, ancora una volta, delle sue eccezionali capacità tecniche.

Il principale insegnamento che possiamo trarre da questa esperienza è che la collaborazione con altri soggetti in un ambiente integrato è fondamentale per la riuscita ottimale di progetti di tale portata: un approccio per il quale Saipem si impegna ed è apprezzata in tutto il mondo.

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