Saipem: risultati del primo semestre 2020
Il portafoglio ordini di Saipem raggiunge un nuovo massimo grazie alle importanti acquisizioni nel semestre per circa 4,8 miliardi di euro mentre le attività sui progetti proseguono in uno scenario senza precedenti, continuando a dare massima priorità alla salute delle persone. Nonostante i risultati operativi del semestre mostrino un comprensibile rallentamento, resta consistente la flessibilità finanziaria.
Highlights
- Solido e diversificato portafoglio ordini che cresce a circa 26 miliardi di euro (oltre 70% della porzione E&C non legato al petrolio) grazie alle nuove acquisizioni pari a 1,3 volte i ricavi del semestre (2,6 volte i ricavi del trimestre)
- Risultati economico-finanziari del semestre con ricavi a circa 3,7 miliardi di euro riflettono lo slittamento di alcune attività concordate con i clienti, con i quali resta costante il dialogo, come anche con i fornitori, per sostenere la prosecuzione dei progetti e salvaguardare la salute delle persone
- Margine EBITDA adjusted a circa il 10%
- Solida ed equilibrata struttura finanziaria con consistente liquidità e nessuna significativa scadenza del debito prima del 2022; ulteriore rafforzamento realizzato a seguito della nuova emissione obbligazionaria di inizio luglio che estende la durata media del debito
- Indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 di circa 900 milioni di euro
- Proseguono le iniziative di efficienza avviate a valle della pandemia sulla struttura dei costi su molteplici fronti con un contributo atteso di circa 190 milioni di euro nel 2020; confermata la riprogrammazione di investimenti tecnici previsti ora sotto i 400 milioni di euro
- Impairment e svalutazione asset principalmente della Divisione Drilling Offshore per 669 milioni di euro
- Confermate la strategia già delineata e la struttura del gruppo
- Confermata la buona visibilità su future opportunità commerciali, seppur su un più esteso arco temporale
Covid-19
L’immediata attivazione dell’unita di crisi Saipem, che coordina oltre 50 presìdi dislocati in giro per il mondo, l’adozione di adeguati protocolli sanitari e di rotazione del personale sui siti operativi, l’accelerazione sin dalla metà di febbraio del programma di lavoro da remoto, progressivamente esteso a tutti i dipendenti, ed il costante coordinamento con clienti e fornitori hanno consentito la prosecuzione delle attività sui progetti, nei limiti posti alla mobilità e dalla necessità di salvaguardare la salute delle persone, che resta la massima priorità della società.
Nel corso del periodo si sono registrati costi direttamente imputabili al Covid-19 per circa 44 milioni di euro connessi, tra l’altro, all'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale aggiuntive rispetto ai requisiti standard, sanificazione delle aree di lavoro, voli charter, costi di stand-by.
Ad oggi, a fronte di una popolazione di circa 34.000 dipendenti, la percentuale di persone Saipem complessivamente risultate positive al Covid-19 è stata intorno al 2,5%, il 30% dei quali ancora contagiata e sotto costante monitoraggio da parte dell’azienda.
La Saipem ha fondamentali solidi a sostegno delle strategie impostate per affrontare con determinazione le conseguenze della pandemia e cogliere le opportunità nella fase di ripresa.
L’amministratore delegato, Stefano Cao, ha commentato:
“Il rafforzamento finanziario e patrimoniale realizzato negli ultimi anni, il tempestivo orientamento del business verso la transizione energetica, la dimensione e diversificazione del portafoglio ordini e la adeguatezza degli asset assicurano a Saipem un chiaro posizionamento di mercato. Inoltre, garantiscono una solida base alle strategie impostate per affrontare le conseguenze della pandemia e le ulteriori sfide future e cogliere le opportunità al fine di svolgere un ruolo da protagonisti nella fase di ripresa post Covid – 19.
Nonostante il contesto economico generale fortemente condizionato dalla protratta crisi sanitaria, le attività di esecuzione dei nostri progetti nel mondo sono proseguite, pur tenendo conto dei limiti alla mobilità, della riprogrammazione di alcune attività e della priorità di garantire la salute delle persone. Il backlog è solido - sensibilmente accresciuto durante questo difficile periodo - e la liquidità consistente, ulteriormente rafforzata dalla nuova emissione obbligazionaria di inizio luglio.”
pdf - 12-2022