Dall’inizio di luglio 2019, presso Sonsub, il centro per lo sviluppo di tecnologie e attrezzature sottomarine di Saipem con sede a Marghera, sono stati avviati i test in acqua dell’Hydrone-R, un drone subacqueo di ultima generazione per gli interventi in acque profonde. I test per valutare la resistenza e la qualità saranno propedeutici alla commercializzazione dell’Hydrone, prevista entro la fine dell’anno.

 

Il Programma Hydrone è il fulcro del piano di sviluppo tecnologico di Saipem nell'ambito della robotica subacquea e punta a cambiare il paradigma delle ispezioni e degli interventi subacquei attraverso una flotta di droni e di infrastrutture ausiliarie di ultima generazione.

Il programma Hydrone, interamente realizzato dal centro Sonsub, comprende tre tipologie di veicoli: Hydrone-R, Hydrone-S e Hydrone-W (link) che Saipem prevede di immettere gradualmente sul mercato tra la fine del 2019 e il 2020.

Hydrone-R, il primo modello che verrà commercializzato, è un drone subacqueo in grado di eseguire semplici lavori di costruzione e ispezioni accurate sugli impianti sottomarini grazie ad una serie di sensori integrati e di algoritmi brevettati di intelligenza artificiale per la navigazione remota e la rilevazione di anomalie su un'ampia gamma di sistemi sottomarini.

Il veicolo può rimanere sott'acqua ininterrottamente per 12 mesi, caratteristica che lo renderà in assoluto il primo drone sottomarino stanziale. Hydrone-R può operare wireless ed essere così collegato alle infrastrutture subacquee attraverso connessioni dati di tipo through-water. Può eseguire ispezioni e interventi entro il raggio di 10 km.  Il campo d'azione può inoltre essere allargato grazie a docking stations subacquee installate in posizioni intermedie per consentire operazioni di ricarica e di trasmissione e acquisizione dati relativi alla missione, offrendo così una copertura in termini di distanza di fatto illimitata.

In alternativa, Hydrone-R può essere rilasciato in mare e recuperato in superficie a missione ultimata secondo un modello operativo più convenzionale.

Hydrone-R risponde alla crescente domanda del settore di tecnologie subacquee in grado di ridurre la dipendenza da navi di supporto e garantire il controllo delle operazioni da remoto.

Infatti, le compagnie petrolifere cercano modi per ridurre i costi operativi e di mantenimento in servizio delle infrastrutture subacquee.

"Le tecnologie di punta integrate di Hydrone-R sono all'avanguardia nelsettore e segneranno certamente un cambiamento epocale nei servizi di Life-of-Field. Hydrone-R e l'intero Programa Hydrone apporteranno enormi benefici in materia di sicurezza ed efficienza operativa nei prossimi anni", ha dichiarato Stefano Porcari, COO della Divisione E&C Offshore di Saipem.

"Siamo i precursori di questa tecnologia. La nostra campagna di qualifica è il risultato di un lungo e minuzioso lavoro dei nostri specialisti verificato peraltro anche da DNV GL, società norvegese leader nella certificazione in Italia e nel mondo e da altri specialisti del settore. Il nostro obiettivo è ottenere, al termine dei test, la certificazione di drone stanziale subacqueo entro novembre 2019", ha dichiarato Roberto Di Silvestro, Responsabile della Funzione SONSUB.

"La capacità di Hydrone-R di intervenire più rapidamente e con maggiore efficienza, ridurrà sensibilmente i costi e la carbon footprint, ma avrà anche un ruolo decisivo nel migliorare il tempo di operatività degli asset installati sott'acqua ", ha aggiunto Roberto Di Silvestro.